Nightguide intervista Alessandro Ragazzo

Nightguide intervista Alessandro Ragazzo

Alessandro Ragazzo è un cantautore classe 1994 che ha all'attivo più di 250 live, svariate collaborazioni internazionali e diversi concorsi musicali vinti.
Chitarrista, cantante e compositore, Alessandro Ragazzo ha calcato i più importanti palcoscenici italiani (Home Festival, Teatro Geox, Ferrock Festival, New Age Club, Suoni di Marca, Quirinetta) aprendo a numerosi artisti di prestigio internazionale quali, Marky Ramone, Ian Anderson, Marillion, Patty Pravo, Giorgio Poi, Osc2x e molti altri, coi quali ha avuto la possibilità di confrontarsi e collaborare per diversi progetti artistici. Fa parte della band Industria Onirica, il cui album è stato registrato a Milano e prodotto da Lele Battista. Parallelamente è stato componente di numerose band contribuendo alla nascita e crescita delle stesse tra cui La Febbre del Venerdì 13, Dan's Apartment, The Rodriguez e Are You Real?.
Dopo l'uscita ufficiale del suo primo Ep "Venice" (Nimiq Records), disco del giorno su RockIt, presentato ufficialmente al Coin Store di Mestre, Alessandro inizia a suonare come solista, unplugged o con chitarra e Loop. I suoi brani si inseriscono nell'ambito della cosiddetta musica Alternative Pop con influenze Rock. Il 24 Dicembre 2016, sempre per Nimiq Records, esce una versione Unplugged del suo Ep “Venice” a cui si aggiunge un inedito. Nell'Ottobre del 2016 Alessandro fa un mini tour a Londra che lo porta a suonare in diversi locali ed eventi della città ricevendo ottimi feedback. Alessandro porta avanti la sua attività live con svariati gruppi e con diverse ospitate, pubblicando costantemente nuovi video con brani originali e featuring.
Nei Flux Studios di New York (Shakira, The do, David Crosby, Rolling Stones, Sean Lennon) ha ultimato le registrazioni di “New York”, il suo terzo EP nei digital stores dall'8 maggio 2017.
A maggio è uscito “NEW YORK”(Nimiq Records), il nuovo EP del cantautore: quattro brani sinceri ma criptici che escono direttamente dal cuore e rispecchiano un animo inquieto e tormentato tra batterie sintetiche ma accattivanti, chitarre effettate e distese di synth e tastiere. Il disco è stato registrato ai “Flux Studios” di New York.

 
Ciao Alessandro, parlaci del tuo ultimo Ep, “NEW YORK”...
Ciao! :) New York è composto da 4 brani, direi abbastanza Alternative, è stato registrato a New York, nei Flux Studios, da Alessandro Favero che ha anche prodotto questo lavoro ed è una sorta di viaggio all'interno di diversi sentimenti e stati d'animo.“Freckles”, il brano d'apertura, potremmo dire che è un brano “d'amore”, anche se questo amore è passato ormai, quindi è come se fosse un salto all'interno di un ricordo. “The King Came”, il brano credo più epico dell'ep, parla dell'arrivo di questo “Re” davanti al quale io ho cercato di essere sincero ma non so bene perché. In questo caso il “Re” rappresenta le persone ed il loro giudizio, che a volte è, diciamo, “poco sensibile”.“CellarDoor”, il cui titolo mi è stato ispirato dal film “Donnie Darko”, è un'ode al dubbio, dove con diversi riferimenti, dal mito alla natura, mi domando “cosa sarebbe successo se?”Il brano che chiude l'ep è “Alone”, un brano Rock ed incazzato dove c'è addirittura un assolo di chitarra (lol) e si può descrivere col primo verso del ritornello, che è :”..the scorpion stings the frog Anyway and leave her dying..”

Quale dei quattro brani preferisci suonare dal vivo?
Dipende da come sto, forse “The King Came”.

Perché questo titolo?
Il titolo arriva dal fatto che è stato effettivamente prodotto e creato a New York, ed essendo il mio primo Ep intitolato “Venice”, ho pensato fosse carino continuare con questo filo conduttore dei nomi di città, no? :)





Hai calcato moltissimi palchi: qual è il ricordo più bello?
Probabilmente il mio primo vero palco grosso, nel 2011 al Ferrock Festival di Vicenza, avevo credo 16 anni. Suonavo con un gruppo che si chiamava “Echoes”, ormai sciolto, con due amici fraterni, un batterista (Francesco Inverno) e un tastierista (Samuele Duse) e facevamo Progressive strumentale in trio. Abbiamo suonato in apertura a Pino Scotto quella sera e c'era un sacco di gente ed è stata un'emozione fortissima e che ricordo ancora.

E qual è il più divertente?
Penso che il ricordo più divertente sia stata la trasferta a Roma con i Rodriguez, un gruppo punk con cui ho suonato, e il live in Quirinetta. È stato un delirio dall'inizio alla fine, meglio non entrare nei particolari.

Cosa hai appreso dalle esperienze nelle band di cui hai fatto parte?
Eh un sacco di cose, veramente sarebbe molto difficile elencarle tutte, ma probabilmente i gruppi con cui suono e ho suonato son stati la mia più grande scuola, anche se non so ancora aprire una birra con un accendino.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto scrivendo cose nuove e molto varie, anche cose in italiano, vorrei buttarle fuori tutte, fare live, divertirmi e viaggiare un po'.Vorrei anche farmi crescere i capelli e comprarmi una drum machine. 


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