E' NATA MONICA: IL PRIMO MISURA SMOG PORTATILE
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09/11/2016 | Nightguide
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E' NATA MONICA: IL PRIMO MISURA SMOG PORTATILE
di Francesca Buoninconti del Centro Studi di Città della Scienza
Si chiama Monica ed è nata a Portici, nei laboratori dell'Enea, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile. Monica, però, non è una bimba, ma il primo misura-smog portatile. È una “scatoletta” di 8 centimetri per 12, con un sofisticato sistema multisensoriale in grado di misurare gli inquinanti nell'aria.
Presentato nel salone H2R alla fiera Ecomondo, Monica (sigla che sta per 'MONItoraggio Cooperativo della qualità dell'Aria) non solo rileva tracce di monossido di carbonio (CO), biossido di azoto (NO2) e ozono, ma tramite una app comunica allo smartphone il livello di esposizione, il punto in cui è stato rilevato l'inquinante ed è capace di calcolare il percorso più green.
Una vera rivoluzione da montare sullo scooter, sulla bici, o sul passeggino non solo per respirare aria meno inquinata, ma soprattutto per aiutare la ricerca nella raccolta di questi dati così importanti per la nostra salute.
L'obiettivo è quello di realizzare una flotta di sensori-pilota da testare nelle città, si spera al più presto, con il supporto ricevuto dalla campagna di crowdfunding su Eppela. Così con il lancio di Monica, partirà anche una campagna di citizenscience, ovvero della “scienza fatta dai cittadini” per aiutare la ricerca a monitorare l'aria che respiriamo.
di Francesca Buoninconti del Centro Studi di Città della Scienza
Si chiama Monica ed è nata a Portici, nei laboratori dell'Enea, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile. Monica, però, non è una bimba, ma il primo misura-smog portatile. È una “scatoletta” di 8 centimetri per 12, con un sofisticato sistema multisensoriale in grado di misurare gli inquinanti nell'aria.
Presentato nel salone H2R alla fiera Ecomondo, Monica (sigla che sta per 'MONItoraggio Cooperativo della qualità dell'Aria) non solo rileva tracce di monossido di carbonio (CO), biossido di azoto (NO2) e ozono, ma tramite una app comunica allo smartphone il livello di esposizione, il punto in cui è stato rilevato l'inquinante ed è capace di calcolare il percorso più green.
Una vera rivoluzione da montare sullo scooter, sulla bici, o sul passeggino non solo per respirare aria meno inquinata, ma soprattutto per aiutare la ricerca nella raccolta di questi dati così importanti per la nostra salute.
L'obiettivo è quello di realizzare una flotta di sensori-pilota da testare nelle città, si spera al più presto, con il supporto ricevuto dalla campagna di crowdfunding su Eppela. Così con il lancio di Monica, partirà anche una campagna di citizenscience, ovvero della “scienza fatta dai cittadini” per aiutare la ricerca a monitorare l'aria che respiriamo.
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