Pin Cushion Queen - "Settings_2"

Pin Cushion Queen - "Settings_2"

E' uscito il 6 settembre ''Settings 2'', secondo capitolo di una vera e propria trilogia, che si presenta come una collezione di sfondi e di scenografie nella forma di una splendida trilogia sonora.
 
La produzione di “Settings” è targata Pin Cushion Queen, ed ogni ep contiene tre brani, la cui pubblicazione si smuove a distanza di alcuni mesi. Ed è così che “Settings_1″ è stato pubblicato ad aprile 2016 e che dopo i personaggi di “Characters” (2011), esca nel 2016 un altro nuovo lavoro fondato sulle “ambientazioni”, ponendosi come secondo capitolo di una sorta di trilogia della narrazione, da concludere con “Stories”. 
La narrazione è infatti elemento pervasivo, tra armonie, melodie, ritmi e timbri differenti e differenziati, facenti da colore e da contorno ad ogni ambientazione. Sembra sia stata la musica ad ispirare i testi, e sono frequenti gli elementi sonori come la “dilatazione” e la “ripetizione”, capaci di creare “spazio” con diverse misure, campi stretti come nel caso di “Under Electric Light” o lunghi come nel finale di “Background” (Settings_1).
La sperimentazione rende l'ascoltatore protagonista di situazioni improvvise, diverse e complesse, luoghi, tempi e spazi di vaste prospettive. Lo strumento della ripetizione si incontra attraverso pattern ritmici e piccole frasi, con dei loop che da una parte costituiscono la cellula fondamentale delle canzoni e che dall'altra ricorrono in modo ossessivo tanto da diventare volutamente scontati per chi ascolta, e finiscono quindi in secondo piano: sullo sfondo, appunto. ''Settings 2'' è molto dark: mancano del tutto scenari solari o gioiosi, mentre ci martella in testa un suono disperatamente forte.
Non manca il richiamo alla forma musicale italiana, c'è un canto melodico ed un testo che aiuta a far corrispondere tante suggestioni.  La presenza dei Pin Cushion Queen si sente e si riscontra all'interno di abitudini, di atmosfere cupe e mai seriose, in effetti corali composti da più voci o ancora nel primo piano concesso in diversi punti a basso, batteria e percussioni. 
Al di là delle varie influenze, l'impianto è rock, nella sua accezione più ampia e ci sono più punti ove le sezioni ritmiche raggiungono un senso tribale con l'unione delle personalità di basso, batteria e percussioni, strumenti suonati concretamente, come anche chitarre, pianoforte e glokenspiel. Non mancano gli inserti, come pad e synth in genere che portano una ricchezza timbrica che permette conducente a sensazioni altrimenti irraggiungibili. 
in ''Settings 2'' non c'è una sola voce, ma ci sono Igor Micciola e Marco Calandrino che si alternano di brano in brano e che spesso cantano insieme su melodie larghe, creando molte volte un effetto corale, ottenuto anche grazie alle sovra incision. 
Le registrazioni di ''Settings 2'' hanno preso vita a febbraio 2015 con Roberto Rettura presso Lo Studio Spaziale (Bologna), in cui sono state fatte le riprese di sette dei nove pezzi. Da settembre a febbraio la produzione e il mix sono passati nelle mani di Bruno Germano (Vacuum Studio, Bologna) con cui sono state fatte anche le riprese degli ultimi due brani. I master sono di Carl Saff (Saff Studio, Chicago - US). Per la composizione dei brani, da ricordare i due batteristi precedenti all'arrivo di Zanardi, Maurizio Minetti e Diego Tininini, con cui sono nati i brani meno recenti.
Il risultato è un viaggio interspaziale, uno sciorinare di suoni, sensazioni, emozioni e di sovrastante ritmo che, anche se solo in tre tracce( ''Merry-go-round', ''Under Electric Light'', ''Craco'') riempono di senso un progetto di una poliedricità e di una psichedelia che potrebbe apparire a tratti sfrontata.

pin cushion queen, recensioni, settings 2

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