Æmris - Casi
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28/03/2017 | leslie-fadlon
- 1513
Pubblicato sull'etichetta Irlandese Variance Records, il giovane producer pugliese ÆMRIS pubblica il suo primo LP, "Casi".
Ed il risultato è psichedelico, elettronico, dark e tendente alla schizofrenia sonora. "Casi" è uscito il primo di marzo, prodotto da un'etichetta irlandese che si è detta letteralmente rapita dal talento del ventunenne di Putignano decidendo di offrire i propri mezzi per mostrare tutto il suo estro.
In esso si ascolta il risultato di un esercizio tecnico con cui il producer ha potuto esaltare la sua notevole abilità soprattutto nell'incastrare strutture ritmiche molto eterogenee.
La tracklist di "Casi" si compone di sette brani totalmente differenti tra loro, entro cui si mescolano
sonorità ambient, drone, noise e sprazzi di techno. C'è in essi l'inquietudine derivante da riflessioni e studi su problematiche connesse alla salute mentale, come il disturbo bipolare, studiato attraverso l'esperienza reale dell'autore. L'album racconta infatti il graduale peggioramento della condizione di un paziente che ÆMRIS ha realmente assistito.
Da brani più distesi come "Puri", "Troath" e “Casi” si giunge gradualmente ad uno stato d'angoscia, come accade sulle note di “Nameless” ove rieccheggia una voce distorta che viene sovrastata da
bassi noise e ritmi up-tempo. Aumentano i battiti su “Demise” e i suoni diventano perforanti e violenti a enfatizzare il crescente terrore nel paziente e il suo contrasto interiore.
In questo LP non mancano i remix, come quello del live performer francese Vlaysin e dell'irlandese Scenedreone, che hanno prestato le proprie mani per realizzare delle versioni techno di alcuni brani, resi più adatti ad una dimensione da club.
Il disco diventa così un lavoro da ascoltare in tutte le sue sfumature, in quella estesa variazione sonora e cromatica che si adagia tra la bellezza della sua luce e della sua oscurità.
Ed il risultato è psichedelico, elettronico, dark e tendente alla schizofrenia sonora. "Casi" è uscito il primo di marzo, prodotto da un'etichetta irlandese che si è detta letteralmente rapita dal talento del ventunenne di Putignano decidendo di offrire i propri mezzi per mostrare tutto il suo estro.
In esso si ascolta il risultato di un esercizio tecnico con cui il producer ha potuto esaltare la sua notevole abilità soprattutto nell'incastrare strutture ritmiche molto eterogenee.
La tracklist di "Casi" si compone di sette brani totalmente differenti tra loro, entro cui si mescolano
sonorità ambient, drone, noise e sprazzi di techno. C'è in essi l'inquietudine derivante da riflessioni e studi su problematiche connesse alla salute mentale, come il disturbo bipolare, studiato attraverso l'esperienza reale dell'autore. L'album racconta infatti il graduale peggioramento della condizione di un paziente che ÆMRIS ha realmente assistito.
Da brani più distesi come "Puri", "Troath" e “Casi” si giunge gradualmente ad uno stato d'angoscia, come accade sulle note di “Nameless” ove rieccheggia una voce distorta che viene sovrastata da
bassi noise e ritmi up-tempo. Aumentano i battiti su “Demise” e i suoni diventano perforanti e violenti a enfatizzare il crescente terrore nel paziente e il suo contrasto interiore.
In questo LP non mancano i remix, come quello del live performer francese Vlaysin e dell'irlandese Scenedreone, che hanno prestato le proprie mani per realizzare delle versioni techno di alcuni brani, resi più adatti ad una dimensione da club.
Il disco diventa così un lavoro da ascoltare in tutte le sue sfumature, in quella estesa variazione sonora e cromatica che si adagia tra la bellezza della sua luce e della sua oscurità.
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