Nightguide intervista i Diamine

Nightguide intervista i Diamine


I Diamine, oltre ad avere un nome meraviglioso, hanno fatto uscire Ma di che, il singolo che anticipa l'uscita del loro nuovo album. Ma di che è il secondo singolo del duo elettropop italiano, nato da una domanda: "Ma di che stiamo parlando quando parliamo? Vincolati dal senso compiuto delle frasi e nella bolla di senso delle parole, di che stiamo parlando davvero? Intendiamo tutti le stesse cose con le stesse parole?". Ma di che esce dopo Bolle di sapone, brano per il quale i Diamine hanno anche realizzato un video diretto da Jacopo Farina. Ma di che è uscito per Maciste dischi/Sony Music Italy.





Prima di tutto, domanda: Ma di che, il nuovo singolo, parla del fatto che a volte usiamo le stesse parole ma non vogliamo dire le stesse cose. Eppure il significato è uno, basterebbe prendere in mano un dizionario. Come mai succede una cosa simile, siamo pigri, non abbiamo voglia di conoscere le parole che usiamo o ormai siamo talmente convinti di aver ragione che nemmeno ci pensiamo più di tanto?
Ciao Valentina, Nico si occupa della musica e io dei testi quindi ti risponderò io (Andrea): dimentica il dizionario intanto. Il significato delle parole non è univoco in realtà se ci pensi: se io dico “amore” tu pensi alla tua idea d'amore e io alla mia. Ci sono parole che non sono affatto un porto sicuro. Siamo abitati tutti da una follia che determina la nostra unicità di esseri umani ma non abbiamo familiarità con l'illogico, ci fa paura, era un gap colmato un tempo dalle religioni. Alla base dei nostri attacchi di panico c'è questa paura delle profondità del mare. Ma non è stupendo che la vita non abbia bisogno di un senso invece? Mettiamoci in discussione, è così che si creano pensieri stabili e forti su cui costruire. Curiamo i nostri pensieri più che i numeri di quel cazzo di instagram.


Questa storia delle parole può anche diventare un esperimento. Voi avete cercato di costruire un vostro linguaggio. Come è andata, come funziona, e sentite di esserci riusciti?
Noi non abbiamo cercato niente: una mattina in cui ero di ottimo umore ho cantato tutto il testo dall'inizio alla fine senza musica e senza motivo. Volevo cantare e disinteressarmi di cosa stavo dicendo, non volevo seguire il processo e riascoltarmi, avevo bisogno solo di una sorta di eterno presente da portare avanti in relazione a quello dopo. Era un esperimento, un metodo diverso. E' un brano senza scopo che vuole solo vivere, non è una questione di funzionamento. Le autostrade funzionano, l'elettricità funziona, le strategie devono funzionare ma questa è una canzone, non è fatta per funzionare, basta che respira e canta 


Da Ma di che a Bolle di sapone. Il testo di Bolle di sapone è stato definito “criptico”, da alcuni. E' una mia impressione o voi e le parole avete una relazione strana?
Per me è un testo semplicissimo, uno dei più semplici che abbia mai concepito, scritto per un amico che stava passando un periodo difficile. Non so esattamente cosa intendi con relazione strana, io cerco di essere molto preciso nella scelta delle parole e mi affido alla realtà che riesco a vedere


Vi prego, ditemi perché vi chiamate Diamine perché è un nome meraviglioso.
Perché la pensiamo come te, è un nome meraviglioso in effetti e siamo contenti di averlo scelto. C'è qualcosa di ironico e allo stesso tempo poetico in questo nome, è un nome forse tragicomico come noi italiani 


So che avete un disco in lavorazione. Potete dirci qualcosa o c'è un'allerta spoiler in corso e non potete dirci niente?
Il disco è già pronto ma non abbiamo ancora un titolo. Prima dell'estate speriamo possa uscire!


Allerta spoiler due: sapete già qualcosa del tour? Porterete in giro la vostra musica?
Si, finalmente si torna dal vivo, a breve sapremo le date, sempre col coltello in mezzo ai denti. 
 

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