Intervista a Paola Massoni, autrice dell’opera “Sinfonia di un bosco in rivolta”.

Intervista a Paola Massoni, autrice dell’opera “Sinfonia di un bosco in rivolta”.

Paola Massoni è una soprano lirico, concertista e compositrice, oltre che scrittrice e insegnante di Storia e Letteratura italiana, Canto e Pianoforte. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari per i suoi testi di spettacoli teatrali, poesie e racconti, presenti in varie antologie: ad esempio, il suo libro “Giacomo Puccini Nato per il Teatro” (ETS Edizioni, 2021) ha ricevuto una menzione al “Premio Mario Luzi”, è stato candidato al “Premio Viareggio”, ha vinto il Premio Giuria al “Lord Byron” ed è stato presentato al Museo Teatrale alla Scala di Milano. La sua ultima opera è “Sinfonia di un bosco in rivolta” (Transeuropa Edizioni, 2023), per la quale ha composto anche l'omonimo poema sinfonico.
 
 
«Ci presenta la sua nuova opera “Sinfonia di un bosco in rivolta”?»
Si tratta di un romanzo particolare perché ha sia le caratteristiche del romanzo distopico,  un esempio tra tutti Animal Farm, sia sfumature tipiche di opere utopiche, in quanto testimonia una spinta da parte dei personaggi a voler contrastare non solo l'ondata di distruzione che le foreste di tutto il mondo stanno rischiando, ma anche un generale assopimento delle coscienze e dei diritti universali, sempre più manipolati e controllati dai centri del potere. Si può definire fiaba contemporanea, in quanto la protagonista, Yuma, insieme a molti personaggi facenti parte del mondo degli animali e delle piante deve superare una serie di peripezie, proprio come succede in questo genere letterario così antico, in un mondo proiettato alla fine del secolo XXI. 
 
«Per questa emozionante fiaba contemporanea a sfondo ambientalista ha anche composto e arrangiato, insieme a Federico Pietroni, un poema sinfonico, eseguito dall'Ensemble Kalliope. Nell'opera la musica ha una parte attiva e significativa nello svolgimento della trama, ed è quindi interessante la sua volontà di unire letteratura e musica con questa iniziativa che ha già riscosso molto successo. So che la sinfonia funge anche da colonna sonora per un cortometraggio, diretto da Max Guerrero, accessibile tramite un QR code presente nella parte conclusiva del libro. Su cosa verte il soggetto di questa pellicola, e come si lega alla sua opera?»
Il romanzo si chiude con un concerto e ho voluto offrire ai lettori la musica di cui si parla nell'ultimo capitolo: quella del poema sinfonico, appunto. Il cortometraggio, ispirandosi agli eventi raccontati nel libro, mostra immagini del paesaggio e del territorio toscano, alternate a scene evocative, caratterizzate da un forte simbolismo. Il bosco è reale, ma è anche la metafora della nostra società moderna, così contradditoria, proiettata verso un progresso che, se non regolato, porterà molte specie, anche la nostra, all'annientamento.  
 
«Come viene messa in scena questa affascinante commistione tra letteratura e musica nelle presentazioni del libro? In che modalità si svolgono, e quali sono le prossime date in calendario?»
Ho scritto un vero e proprio copione teatrale in cui, insieme ad un attore, racconto il libro e alterniamo passi della fiaba a sezioni del poema sinfonico che ne descrivono con i suoni le ambientazioni, le atmosfere, i sentimenti intimamente vissuti dai personaggi, con le immagini del cortometraggio. La musica viene suonata dal vivo dall'Ensemble Kalliope, un'orchestra da camera di 11 elementi diretta da me, con interventi di danza.  Per il momento le prossime date sono: 9 maggio Cinema Teatro Artè, Città di Capannori, 26 maggio Livorno, poi festival del Bosco, Lucca, Festival Pianeta Terra, Pistoia e altre città; e abbiamo in cantiere per il prossimo anno scolastico, un progetto destinato alle scuole superiori della Toscana, in collaborazione con il Conservatorio L. Boccherini di Lucca.
 
«Yuma è la giovane protagonista dell'opera: è una suonatrice d'arpa ed è una grande amante della natura, per la quale prova assoluto rispetto. A cosa o a chi si è ispirata per delineare la sua caratterizzazione? Vi è forse una velata componente autobiografica?» 
Neanche troppo velata, direi, anche se io non suono l'arpa! Sono però una musicista, cantante e pianista, e ho avuto un nonno a cui piaceva costruire strumenti musicali. Yuma però non è semplicemente la trasposizione letteraria di me stessa, sarebbe riduttivo. Io insegno musica e ho molti allievi. Nel delineare questa bambina mi sono senz'altro ispirata alle caratteristiche dei ragazzi che conosco e con cui sono a contatto quotidianamente. Quei fanciulli mi permettono di non ascoltare sempre la fanciullina che vive in me.
 
«Cosa significano l'arte della musica e quella della letteratura per lei, e cosa le hanno insegnato nella sua vita privata e professionale?»
L'arte della musica e della letteratura sono per me un nutrimento quotidiano. Sono necessarie per me, come bere, mangiare, camminare. Non ne potrei fare a meno. Esse mi danno la possibilità di esprimermi, di dialogare con me stessa e con gli altri, perciò potrei dire che sono il respiro della mia anima. 
 
«Dalla sua opera: “Mi chiedo: voi, voi che avete corpi umani, non lo sapete che la Terra è il tempio della Natura? Che gli alberi sono i pilastri che sorreggono il Cielo e che se li taglierete, la volta celeste vi cadrà sulla testa?” Quali sono i messaggi più importanti che ha voluto trasmettere attraverso la storia narrata in “Sinfonia di un bosco in rivolta”?»
Vorrei prima di tutto far capire che tutti noi siamo intimamente connessi con le piante, con i fiumi, con i venti, con le stelle. Non è una questione di magia, è un fattore assolutamente dimostrabile. Purtroppo con il progresso tecnologico, tutti noi viviamo lontani dalla natura, sempre più attaccati alle tastiere di plastica dei computer, mangiamo cibi incellofanati e i giovani, i più, non hanno avuto modo di fare esperienze dirette con luoghi selvatici, non domati dagli uomini. Perciò recuperare questo contatto ci aiuterebbe a comprendere la bellezza del nostro pianeta, a tutelarlo, e anche a relazionarci tra noi in modo più rispettoso. Una parte importante del romanzo è dedicato proprio al metterci in guardia sull'importanza di mantenere lucidità e capacità di discernimento, per evitare di cadere in logiche discriminanti che non fanno che violare i diritti altrui e accrescere la sofferenza in tutti.
 
«È facile affezionarsi a Yuma e alle straordinarie creature con cui la giovane si allea per salvaguardare il magico Bosco delle Ninfe. Ha in mente di scrivere un seguito delle loro avventure o si sta concentrando su un altro progetto letterario?»
Il finale è aperto. Non mi pronuncio ancora su cosa avverrà, ma effettivamente questa storia potrebbe avere un seguito. Mèlia, ninfa del frassino, protagonista della mia prima pubblicazione I Misteriosi Mondi di Mèlia, è già tornata nella Sinfonia di un bosco in rivolta; per cui potrebbe accadere. Senza dubbio uno degli obiettivi che fin dall'inizio non riesco a togliermi dalla mente è portare questa storia nel mondo del cinema. Sento che diventerebbe un film davvero avvincente! Perciò spero che uno sceneggiatore o un produttore cinematografico incuriosito dalla storia di Yuma, voglia prendere presto in considerazione questo progetto e portarlo sul grande schermo! 
 
 
Contatti
https://www.instagram.com/paolamassoniofficial/
https://www.facebook.com/paolamassonisoprano/?locale=it_IT
https://www.paolamassoni.com/
https://www.youtube.com/@paolamassoniofficial
 
Trailer anteprima live del poema sinfonico
https://www.youtube.com/watch?v=XO3RC0_ko9Q
 
Link di vendita online
https://www.transeuropaedizioni.it/shop/narrativa/narratori-delle-riserve/sinfonia-di-un-bosco-in-rivolta/
https://www.amazon.it/Sinfonia-bosco-rivolta-Paola-Massoni/dp/B0CP4Y9DQM/
 
 

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