Lele Sarallo racconta  "Scusate il ritardo", in scena a Roma dal 23/11

Lele Sarallo racconta "Scusate il ritardo", in scena a Roma dal 23/11

Lele Sarallo, noto al pubblico per il suo umorismo tagliente e le sue parodie irriverenti, ha costruito una carriera che abbraccia il web, la radio e ora il teatro. Con oltre 400.000 follower sui social, ha saputo trasformare la quotidianità in comicità, esplorando con ironia i piccoli e grandi drammi della vita di tutti i giorni. Divenuto un volto popolare grazie a tormentoni e parodie virali, Sarallo ha lavorato come vocalist e animatore, affinando una spiccata capacità di improvvisazione e una naturale empatia con il pubblico. Oggi, alla guida del suo primo spettacolo teatrale "Scusate il ritardo", che debutterà il 23 novembre al Teatro Il Parioli Costanzo di Roma, Sarallo si propone di portare sul palco un mix di satira e assurdità, invitando il pubblico a una riflessione divertente e inaspettata sui “ritardi” della vita e sulle storie che tutti, in fondo, riconoscono.
 
 
Ciao Lele, benvenuto su NightGuide. Il titolo del tuo spettacolo, "Scusate il ritardo", è ironico e giocoso. In che modo riflette un invito a prendersi meno sul serio e a godere dei “ritardi” della vita?
 
Senza dubbio c'è della forte ironia, è la frase che più ho detto nella mia vita, quindi ispirata a fatti reali. Però è emerso anche che recentemente la scienza ha infatti dimostrato che chi è sempre in ritardo vive meglio e più a lungo. Lo dice la scienza eh...
 
Offri una “visione surreale della vita quotidiana” che mescola satira e assurdità. Secondo te, come può la comicità aiutare il pubblico a riflettere su temi sociali in maniera più leggera ma profonda?
 
Sul web, quando parlo di situazioni che più o meno tutti abbiamo vissuto, cerco di descriverle nel modo più autentico possibile. Questo attira l'attenzione del pubblico, perché spesso qualcuno pensa: “Ma questo sono io!” o riconosce una persona che si comporta proprio così. La comicità permette di affrontare argomenti seri con leggerezza, stimolando una riflessione che arriva in modo naturale, senza essere troppo diretta o pesante.
 
L'improvvisazione è centrale nel tuo spettacolo. Come pensi che l'interazione con il pubblico possa trasformare la serata in un'esperienza unica e personale?
 
L'improvvisazione è la tecnica di intrattenimento che più mi rappresenta grazie ai diversi anni di animazione nei villaggi, nelle serate, etc... Durante un'improvvisazione può succedere di tutto, appunto è imprevedibile. Ed io amo giocare con il pubblico. 
 
La satira presente nei tuoi sketch si riferisce spesso alla nostra società “dove tutti fanno tutto.” Quanto è importante, secondo te, fermarsi e, magari, imparare a dire di no per vivere meglio?
 
I NO li impari solo crescendo. Sono il vero metro personale di crescita ma ci arrivi soltanto dopo tante esperienze e tanti SI detti, quasi come dei passaggi obbligati della vita. Dire NO è fondamentale per una maturità personale e per stare meglio con noi stessi.
 
Quali reazioni speri di provocare nel pubblico con "Scusate il ritardo"? Pensi che qualcuno si possa riconoscere in questi personaggi e in questi “ritardi” scherzosi?
 
Dunque lo spettacolo non parlerà sono di ritardo ma di una serie di cose che mi sono davvero accadute nella vita, che ovviamente ho parodizzato, e in molti fatti si potrà rivedere il pubblico. Anche se ora non posso dire di più. 
Vi aspetto a teatro il 23 novembre!!!!!!
 

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