Gli Stalker vengono dalla lontana Nuova Zelanda, e hanno avuto un percorso musicale decisamente fulminante: il loro primo album, Shadow of the sword, è uscito il 18 novembre per la Napalm Records ed è un manifesto di thrash e speed metal old school che ci riporta ai tempi d'oro. Ne abbiamo parlato un po' con loro.





Potete raccontarci qualcosa del nuovo album, Shadow of the sword?
Daif: Con Shadow of the sword, gli Stalker vi trascinano per il collo attraverso una landa desolata e radioattiva, dove comandano demoni e follia.


Total Annihlation, la canzone che avete scelto come primo singolo del disco, è potente e veloce come tutto in una canzone thrash dovrebbe essere: quali sono le vostre influenze?
Chris: Per me saranno sempre i primi Slayer, Exciter, Razor. Non mi lasceranno mai.
Daif: Si, è dura dire quali siano le mie influenze, perché alla fine trovi ispirazione ovunque. Ma quello che ascolto sempre del metal sono ovviamente i primi Maiden, Judas Priest, Exciter, Slayer e tutti loro. E' più difficile dire quali influenze abbia fra la roba moderna, in ogni caso.


Il vostro primo demo è uscito l'anno scorso, il primo album il 18 novembre 2017 e avete firmato con la Napalm Records: come vi sentite?
Daif: Sentirci? Non c'è tempo per sentire niente quando ti impegni così tanto per ricordare questo magnifico album. Nah, ovviamente siamo eccitatissimi. Siamo onorati di essere parte di un gruppo con cui condividiamo il modo di pensare.
Chris: Alla grande! Parecchio sorpresi di essere stati avvicinati dalla Napalm, e dal fatto che dopo aver parlato con loro non è cambiato nulla di ciò che avevamo messo in preventivo di fare. E' stato un vero piacere lavorare con loro. Siamo colpitissimi.


Com'è la relazione coi vostri fan?
Chris: Credo sia una grande relazione. Oddio, lo spero (ride). Ovviamente abbiamo iniziato dalla nostra città, e abbiamo avuto un sacco di supporto all'inizio. Ed è stato magnifico. Tutti si sentivano parte della band, col fatto che era nuova. Ed è magnifico. Ti senti come se stessi crescendo ed espandendoti con loro mentre sei poco conosciuto e la fanbase è ancora piccola. Il demo ha venduto molto e velocemente, e penso che tutti si siano sentiti parte di qualcosa che è iniziato, e speriamo che ci seguano e si godano il fatto di essere stati li fin dall'inizio. Cerchiamo di restare in contatto con tutti tramite note scritte a mano e fotografie. Facciamo tutto il possibile per includerli nelle nostre attività, e speriamo i poterli includere sempre di più.


Giusto per curiosità: visto che la nuova Zelanda è dall'altra parte del mondo, per quanto ci riguarda, potete raccontarci com'è la scena metal del vostro paese?
Chris: E' grandiosa! Come un mini ecosistema. Abbiamo qualcosa di ogni genere, ne sono sicuro. In realtà, forse ci manca il folk metal (ride) ma non è che ci debba essere per forza. Abbiamo grande punk, death, grand, power, non tantissime band thrash o speed in effetti. Un sacco di death metal. Ci sono anche grandi band come i Witchrist o gli Ulcerate.


State organizzando un tour per i mesi a venire? Potremo vedervi in Italia prima o poi?
Daif: A maggio suoneremo il Keep it true tour 2018, quindi direi che ci sono parecchie possibilità di venire in Italia.


Avete qualche consiglio per i ragazzi che stanno mettendo su una band adesso?
Chris: Si. Divertitevi. Scrivete belle canzoni, suonatele, registratele e pubblicatele su un media fisico. Se le cose funzionano bene organizzatevi per il futuro, pensate sul serio a tutto quanto. Non abbiate pietà!