NIGHTGUIDE INTERVISTA Fabrizio Gargarone, direttore artistico del FLOWERS FESTIVAL

NIGHTGUIDE INTERVISTA Fabrizio Gargarone, direttore artistico del FLOWERS FESTIVAL

Flowers è un festival musicale con sezioni dedicate a incontri, letteratura, cinema e educational ideato e diretto dall'Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e da Cooperativa Biancaneve, che si terrà fra il 10 ed il 21 luglio a Collegno, negli spazi recuperati di quello che fu il più celebre manicomio italiano.
 
Dopo aver visto esibirsi alcuni tra i più importanti e innovativi artisti della scena musicale italiana e internazionale, questa quarta edizione di Flowers fa surf sull'onda pop delle nuove tendenze musicali. Ecco, quindi, la proposta di vari Numeri Uno nelle classifiche di vendita FIMI dell'ultimo biennio.
 
Inoltre, questa edizione rappresenta il termine di un percorso triennale in cui il festival ha provato a raccontare attraverso musica, teatro, cinema e incontri la storia del manicomio, dei suoi abitanti e della Legge Basaglia che pone tutt'oggi a quarant'anni dalla sua approvazione l'Italia all'avanguardia. Dai Diamanti non nasce niente è la sezione dedicata a questo importante anniversario.
Ne abbiamo intervistato il direttore artistico, Fabrizio Gargarone.
 
Come è stata pensata la line up?
Questa edizione è chiaramente Pop. Il genere è piuttosto relativo perché vista da vicino la scena rap e trap (con rare eccezioni ovviamente) ha tutti gli ingredienti del rassicurante Pop italiano. A guardare bene la lineup si scorge anche qualche forza centrifuga come Willy o Lo Stato, Alborosie e Motta, o Noyze ma la fotografia di insieme è Pop. Questo è oggi la musica italiana che vende i dischi e fa pubblico nel bene e nel male, piaccia o meno. 
Però questa è anche una nuova scena, o almeno ne ha molte caratteristiche. Il mio criterio di selezione non è altro che il punto di arrivo di qualcosa già intravisto negli anni precedenti (una grande onda all'orizzonte musicale) e che si è manifestato nel modo più chiaro al grande pubblico all'ultimo concerto del Primo Maggio a Roma.
 
 
 
 
E l'idea della fase prequel, che ha visto anche l'unica data italiana di Cat Power?
Tutta la prima parte di Flowers è dedicata ai quarant'anni della Legge Basaglia con spettacoli teatralmusicali di Giovanni Lindo Ferretti e Eugenio in Via di Gioia, educational sul ruolo (anche) positivo dell'informazione, incontri con Pierpaolo Capovilla, Vanessa Roghi sul ruolo degli intellettuali (e sulla loro apparente scomparsa) come Basaglia. 
Così come lo scorso anno toccò a Diamanda Gàlas aprire il festival perché proprio nei manicomi americani con il Living Theatre iniziò la propria carriera, quest'anno abbiamo scelto un'artista simbolica per poetica come Cat Power, che tra le altre cose ha conosciuto le cliniche psichiatriche come utente.
 
 
Quali sono i ricordi più belli legati alle edizioni passate?
Nessuno in particolare ma è sempre un momento interessante quando spieghiamo durante la cena agli artisti che i locali in cui stanno mangiando, quarant'anni prima ospitavano il Padiglione dei Furiosi e che le stanze in cui ci sono gli uffici temporanei del Festival sono le vecchie celle.
 



 
Che rapporto avete con il territorio? È facile coinvolgerlo?
Flowers è solo l'ultimo momento di un percorso esemplare quale il riuso nobile di uno spazio di reclusione. Dall'entrata in vigore della Legge Basaglia che chiuse tutti i manicomi italiani tra cui il più celebre, quello di Collegno, l'amministrazione della Città decise di restituire quegli spazi immensi attraverso uno strumento oggi in disuso: la cultura. Dopo timidi esperimenti toccò al concerto di Severino Gazzelloni “aprire” ai cittadini gli spazi dell'ex manicomio nel 1980. Quello fu il primo grande evento a inaugurare una serie che dura ininterrottamente fino ad oggi. L'elenco dei grandi artisti che si sono esibiti in quello spazio è sterminato e di grande qualità: da Dylan a Jovanotti, da Byrne alla O'Connor e così via...
 
 
Avete già in mente idee per la prossima edizione?
Sono rimasto molto colpito dal testo che Giovanni Lindo Ferretti mi ha mandato per il suo spettacolo Perizia Psichiatrica Nazional Popolare e più di tutto da un vecchio volantino del 1985 di CCCP Fedeli alla linea in cui si tratta del folle e del punk. Proprio l'attitudine punk potrebbe essere la chiave della prossima edizione. Ma dopo l'estate ci penserò bene.
 
 
In bocca al lupo!
Crepi.
 
 
Tutte le info su Flowers qui: http://flowersfestival.it/

collegno, flowers festival

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