BARI-LIVORNO: 3-2

BARI-LIVORNO: 3-2

LA DIFESA AFFONDA I TOSCANI
Una vittoria che non mette al sicuro il Bari dalla retrocessione, questo è ovvio. Ma è una vittoria che da tanto morale e fiducia agli uomini di mister Pillon, e alla tifoseria stessa. Tre punti che acquistano ancor più valore se si pensa che ormai sono coinvolte nella bagarre infernale altre squadre come Treviso, Ascoli e Pescara. Il rendimento di queste, come anche di Verona, Como e Genoa, va al piccolo trotto. E se il Bari colleziona sette punti nelle ultime tre gare, con due vittorie consecutive in casa, pare possibile il miracolo salvezza. Diciannovesimo incontro tra i due club, con ben tredici vittorie biancorosse, quattro pareggi e solo due vittorie toscane. Il Bari non batteva il Livorno da 32 anni, stagione 71-72 per 2-1. resta quindi quella col Verona per 2-1 lultima sconfitta casalinga del Bari, che con la vittoria di domenica interrompe la serie positiva dei toscani, tre vittorie consecutive senza mai subir gol. Adesso però ci attendono due trasferte consecutive a Trieste giovedì e Firenze subito dopo, domenica. Punti a tutti i costi vuole mister Pillon, abile e saggio nel restare coi piedi di piombo anche nella domenica in cui per la prima volta vede ben tre reti messe a segno dai suoi uomini. I difensori sostituiscono lattacco. Per alcuni è un chiaro segno della pochezza del nostro reparto offensivo, rimpiangendo in alcuni casi il bomber Spinesi. Altri invece apprezzano il gioco di squadra, ormai chiaramente improntato dal mister sulla sola forza di carattere, visto che di buon gioco se ne vedrà qualcosa tra molto tempo, di sicuro non questanno. Pillon mette in evidenza il gran lavoro oscuro fatto da Motta e Bruno, facendo di necessità virtù, ricordando che calci dangolo e calci di punizione erano non a caso stati il tema principale degli allenamenti infrasettimanali. Poco gioco, non fluido e spesso in confusione soprattutto a centrocampo, dove i livornesi, col loro 5-3-2, avevano un uomo in più. Nonostante tutto, però, laggressività e la paura della C ha avuto la meglio sul desiderio di A degli avversari, spezzando sempre la ripartenza toscana, lasciandogli il possesso di palla, ma chiudendo tutti gli spazi e aggredendo ovunque. A testimonianza di ciò basta precisare la quasi totale inoperosità di Battistini nel primo tempo. Ciò che conta, a questo punto del campionato, è vincere, o almeno far sempre punti, visto che il traguardo è a 52 punti, o forse meno se si considera laccorciamento della classifica. Il Bari mostra la sua solita paura di giocar la palla solo nel primo quarto dora della ripresa. A suggello arriva il pari toscano, su assist del solito Protti. Due, ieri, le note positive da sottolineare: il merito, sempre più confermato, di mister Pillon nellaver rilanciato, forse anche perché non cera molta scelta, il centrale Dou Dou. Laltra resta la sempre encomiabile vicinanza e concretezza della curva nel sostenere la SUA squadra, senza dimenticare i torti subiti, ma pensando solo al concreto, che ora come ora significa far punti, sempre.
tra le note negative resta il difetto di chiudersi dopo aver segnato. Anche il mister ammette che questa squadra non sa gestire il risultato, ne tanto meno chiudere la gara.
Le sofferenze baresi continueranno sicuramente fino a giugno, ma anche il presidente Matarrese, ieri negli spogliatoi per stare vicino ai suoi, sa che lunica arma sarà la compattezza del gruppo. La città può solo compattarsi come fanno ora gli ultras.
Onora la tua città, difendine i colori.
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