Makai - The Comfort Zone

Makai - The Comfort Zone

“The Comfort Zone” è il primo disco di MAKAI, in uscita nei negozi di dischi per INRI/METATRON l'11 maggio 2018.
A comporre questo disco sono trame di suoni intricate e fitte, parole e stati d'animo di ampio genere, la ricerca di un sapiente e ricercato equilibrio tra elettronica di stampo nordico e cantautorato intimista dal sapore più morbido e mediterraneo.
 
Makai lo pubblica dopo l'EP “Hands” e in seguito ad un tour che lo ha portato nei club di tutta il Paese, e anche allo Sziget Festival. Nel sound, Makai continua a disegnare la mappa di un mondo da esplorare e a tessere atmosfere e paesaggi sonori differenti. 
''The comfort zone'' è un album che fa delle contraddizioni e contaminazioni il suo tratto distintivo, che crea una dialettica tra momenti contrari in una sintesi di geometrie techno e strumentali onirici, di spensieratezza e malinconia. Il suo titolo riprende il concetto di comfort zone, stato psicologico dove si resta in contatto con persone, cose e ambienti familiari, preservandosi da ansie e paure.
Makai, al secolo Dario Tatoli, parte da questo concetto per muoversi in senso opposto, rifiutandolo: ''Detesto il concetto di comfort zone e detesto l'idea di non rischiare, di non spingersi oltre, di non provare. Volevo scappare, giocare con i suoni e sentirmi profondamente libero di interpretare dei brani in maniera differente. ''
 
L'artista ha scelto di diventare il sound designer di se stesso, elaborando armonie tra elementi apparentemente contrastanti e contrapposti. E sono nati così nove brani, nove quadri visivi in musica tutti cantati in inglese. Canzoni semplici ma dai testi toccanti e intensi, dai tessuti musicali ironici, sognanti e ipnotici allo stesso tempo.
Makai volteggia su nuvole di suono, passando dal loop ossessivo e avvolgente di kalimba di “Lazy Days”, soffiato inno alla pigrizia e all'armonia della semplicità, al canto sottile corredato da percussioni decise e chitarre sommerse di Hands, dove si celebra l'inizio di un viaggio dalla destinazione sconosciuta.
“The Comfort Zone” è al contempo leggero e profondo, sia musicalmente che testualmente: frutto di questo raffinato e delicato bilanciamento sono i campionamenti e il cromatismo quasi fotografico di Fire fall, l'autoritratto in forma di note di You, la malìa sonora di Clara. Si passa con eleganza dal vortice ossessivo e notturno di Night Shift alle risonanze techno ed elettroniche di ispirazione teutonica di Missed per atterrare, fluttuante, onirico e profondo su Later.
Chiude il viaggio la title track, The Comfort Zone: registrata in una vecchia demo nella sua mansarda e la sua chitarra classica, è semplice, privata, sporca, si fa emblema di quella zona di sicurezza da cui Makai fugge durante tutto il resto dell'album. 

makai, recensioni, the comfort zone

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